Cattedrale Ruvo di Puglia (D'Angelo Andrea Carmelo, Carecci Andrea)
La cattedrale di Ruvo di Puglia è uno dei più noti esempi di romanico pugliese. Fu costruita tra il XII e il XIII secolo con varie modifiche successive. La facciata è a capanna con tre portali: il centrale più grande ed arricchito e due più piccoli e poveri portali laterali. La facciata è ornata da numerose figure: archi concentrici con la raffigurazione dell'ultima cena e di simboli cristiani, telamoni che reggono tutta la facciata, colonne con capitelli riccamente ornati, grifoni, una bifora (finestra a due aperture divise da una colonnetta o da un pilastro) col bassorilievo dell'Arcangelo e da un rosone formato da 12 raggi che culminano in un rosone più piccolo, sopra il rosone si trova il "sedente" figura alquanto oscura e ignota, e al culmine della facciata la statuetta del Cristo redentore. L'interno è suddiviso in tre navate e in un transetto trasversale alle navate. La navata centrale è la più grande ed è circondata in alto da un ballatoio che sormonta due file di colonne, ognuna diversa dall'altra. In fondo alla navata centrale c'è un bellissimo ciborio realizzato nell'800 ad ispirazione di quello della basilica di S. Nicola a Bari. Numerose le opere d'arte custodite: la statua lignea di S. Biagio, patrono della città, e il reliquario dello stesso in oro e pietre preziose, un affresco raffigurante la Vergine col bambino e S. Sebastiano, la tavola firmata Z.T. della Vergine di Costantinopoli e la splendida croce lignea. Sotto il piano della chiesa si snoda un vero e proprio percorso sotterraneo, l'ipogeo, dove ci sono i resti della basilica paleocristiana e delle tombe romane.
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