Nella chiesa romanica lo spazio viene suddiviso in modo coerente sia in pianta sia in alzato:
pianta | alzato |
La pianta è solitamente a croce latina, ripartita in tre o, più raramente, cinque navate; talvolta all’esterno della facciata è appoggiato un atrio, o nartece. Le navate, destinate a ospitare i fedeli, conducono alla crociera, quadrilatero di intersezione con il transetto dove era posto l’altare per i laici. Seguono il presbiterio, spesso sopraelevato, spazio riservato agli ecclesiastici, che ospita il coro e l’altare maggiore e infine c’è l’abside. Rispetto alla basilica paleocristiana la pianta si complica per assolvere meglio le funzioni religiose e per accogliere un maggior numero di fedeli: dal Mille in poi, soprattutto nelle chiese di pellegrinaggio, sorge intorno al presbiterio una corona di cappelle collegate da un corridoio: il deambulatorio. | L’alzato è solitamente suddiviso in quattro livelli: - La cripta: seminterrata e collocata sotto il presbiterio; in origine era un semplice corridoio che girava intorno alla tomba del santo venerato (cripta anulare), poi si suddivide in navate (cripta a oratorio). - Le navate. - Il matroneo, corridoio posto sopra le navate laterali, più basse di quella centrale; era già presente nell’architettura paleocristiana e bizantina come luogo riservato alle donne, ora invece assolve soprattutto funzioni statiche, fornendo maggiore stabilità all’edificio. - Il cleristorio , il livello delle finestre superiori. Al di sopra della crociera può innalzarsi una torre o una cupola; all’esterno la cupola può essere coperta da un tiburio, struttura cubica o poligonale sormontatala un tetto. |
La facciata, può essere a capanna (con la sommità triangolare) o a salienti (con i lati obliqui che seguono il profilo delle navate interne); il portale può essere coperto da un’edicola detta protiro.
Nessun commento:
Posta un commento