martedì 13 marzo 2007

caratteri dell'architettura romanica



Nella chiesa romanica lo spazio viene suddiviso in modo coerente sia in pianta sia in alzato:

pianta

alzato

La pianta è solitamente a croce latina, ripartita in tre o, più raramente, cinque navate; talvolta all’esterno della facciata è appoggiato un atrio, o nartece.
Le navate, destinate a ospitare i fedeli, conducono alla crociera, quadrilatero di intersezione con il transetto dove era posto l’altare per i laici.
Seguono il presbiterio, spesso sopraelevato, spazio riservato agli ecclesiastici, che ospita il coro e l’altare maggiore e infine c’è l’abside.
Rispetto alla basilica paleocristiana la pianta si complica per assolvere meglio le funzioni religiose e per accogliere un maggior numero di fedeli: dal Mille in poi, soprattutto nelle chiese di pellegrinaggio, sorge intorno al presbiterio una corona di cappelle collegate da un corridoio: il deambulatorio.

L’alzato è solitamente suddiviso in quattro livelli:
- La cripta: seminterrata e collocata sotto il presbiterio; in origine era un semplice corridoio che girava intorno alla tomba del santo venerato (cripta anulare), poi si suddivide in navate (cripta a oratorio).
- Le navate.
- Il matroneo, corridoio posto sopra le navate laterali, più basse di quella centrale; era già presente nell’architettura paleocristiana e bizantina come luogo riservato alle donne, ora invece assolve soprattutto funzioni statiche, fornendo maggiore stabilità all’edificio.
- Il cleristorio , il livello delle finestre superiori.
Al di sopra della crociera può innalzarsi una torre o una cupola; all’esterno la cupola può essere coperta da un tiburio, struttura cubica o poligonale sormontatala un tetto.


La facciata, può essere a capanna (con la sommità triangolare) o a salienti (con i lati obliqui che seguono il profilo delle navate interne); il portale può essere coperto da un’edicola detta protiro.

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